La geotermia è in grado di sfruttare il calore nel sottosuolo per opere di riscaldamento e raffrescamento nell’ambito residenziale. Questi impianti possono essere realizzati ovunque. Il terreno contiene infatti una inesauribile sorgente di calore: la temperatura, man mano che si scende sotto terra, aumenta grazie all’energia geotermica che dal nucleo terrestre si dirige verso la superficie. Il terreno inoltre assorbe quasi la metà dell’energia che riceve dal sole. Si tratta di una fonte di energia inesauribile costantemente disponibile e soprattutto rinnovabile.
A pochi metri di profondità dalla superficie terrestre il terreno mantiene una temperatura costante per tutto l’anno e questo ci permette di estrarre calore d’inverno per riscaldare un ambiente e di cedere calore durante l’estate per raffrescare lo stesso ambiente. Tale scambio di calore viene realizzato con pompe di calore abbinate a sonde geotermiche che, sfruttando questo principio, permettono di riscaldare e raffrescare le nostre case con un unico impianto, assicurando un alto grado di rendimento nell’arco dell’intera stagione e con un fabbisogno di energia elettrica contenuto rispetto alle prestazioni. Non è neppure necessario alcun apporto termico esterno (caldaia) per coprire le punte invernali. Le pompe di calore per riscaldare le case esistono sul mercato dagli anni ’50, proprio come televisori, lavatrici e altri apparecchi domestici a noi familiari, si tratta dunque di una tecnica affidabile ampiamente collaudata. Queste macchine hanno il grande vantaggio di fornire più energia, sotto forma di calore, di quella che gliene occorre per funzionare: questo è reso possibile dal fatto che la macchina assorbe il calore dall’ambiente esterno.